Il Circo Massimo, il foro boario e il foro olitorio

La nostra passeggiata inizia dal Circo Massimo, il più grande edificio per spettacoli costruito a Roma, capace di ospitare fino a 300.000 spettatori che si radunavano qui per assistere alle corse delle bighe e dei carri. Spogliato nel medioevo dei marmi di rivestimento, oggi è conservato solo in parte. Procedendo verso Nord, arriviamo alla chiesa di Santa Maria in Cosmedin, che ospita nel suo portico la famosa Bocca della Verità. Da qui ci spostiamo verso l’arco di Giano, così chiamato a causa della sua struttura a quattro fornici e posto ad uno degli incroci stradali al limite del foro boario. Poco oltre vediamo la chiesa di San Giorgio al Velabro, che ha incorporato l’arco degli argentarii, eretto dai cambiavalute e dai commercianti locali in onore dell’imperatore Settimio Severo e di sua moglie Giulia Domna. Più vicino al Tevere sorgono invece i templi dedicati al dio Portunus e ad Ercole, ancora completamente conservati, e i resti di altri tre edifici templari, successivamente inglobati nella chiesa di San Nicola in Carcere. Di fronte ad essa si trova l’area sacra di Sant’Omobono, nella quale gli scavi archeologici hanno portato alla luce i resti di due templi di età repubblicana e arcaica, dedicati alla Fortuna e alla Mater Matuta. La nostra passeggiata terminerà di fronte ai resti del tempio di Apollo Sosiano e al grande teatro dedicato da Augusto al nipote Marcello.

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